L’olio è una spremitura di olive mediante procedimenti meccanici.
La sua qualità dipende dalla qualità delle olive, dalle condizioni ambientali, da dove e come vengono spremute le olive.
Possiamo affermare che dalla spremitura delle olive, anche la prima spremitura, non è certo che otterremo un olio extravergine di oliva!
Un olio è definito extravergine quando:
Le spremute di olive che non possiedono le caratteristiche indicate, chimiche sono classificate come "olio di oliva vergine" e "olio di oliva lampante".
Il lampante per essere utilizzato deve essere trattato industrialmente al fine di riportare i valori analitici entro limiti previsti dalla legge ed eliminare gli odori e sapori difettosi.
Tale trattamento prende il nome di raffinazione ed il prodotto che ne deriva viene denominato “olio di oliva rettificato”.
L’olio di oliva rettificato(olio di oliva raffinato) può essere venduto al consumatore finale solo se viene miscelato con una percentuale variabile (generalmente dal 10% al 25%) di olio extravergine di oliva o di olio vergine di oliva. Il risultato del processo di raffinazione e successiva miscelazione di spremute di olive, (oli di pressione) è conosciuto come “olio di oliva”. ricorda che questo olio è composto da da miscele di oli che provengono dalla lavorazione meccanica e oli raffinati dall’industria.
L’olio extravergine di oliva non ha nulla a che vedere con l’aggettivo “raffinato”.
Impariamo a leggere le etichette, più aumenta la nostra cultura sull’olio minori saranno le possibilità di essere ingannati.
L’ultimo prodotto che si ottiene, seppur indirettamente, dalle olive è l’olio di sansa. L’olio di sansa è una “spremuta”dei residui di spremitura delle olive (% di olio nella sansa compresa tra il 3% e il 9% del peso in base al sistema di molitura utilizzato).